Storia Fabi Treviso

LA STORIA DELLA FABI TREVIGIANA

Le origini
La nascita della FABI a Milano il 19/12/1948 riscuote l’immediata adesione di numerosi bancari trevigiani, soprattutto nella Banca Cattolica del Veneto, grazie all’attivismo del rag.Tonon. Tale presenza – seppur non organizzata, ma riconosciuta dal Comitato promotore di Roma- opera efficacemente con spirito pionieristico fra mille difficoltà e vincoli di ogni genere. Si segnala nel 1951 la presenza di delegati della Marca a Verona ad un Convegno sulle Commissioni interne presso la locale Cassa di Risparmio. La struttura locale nel corso degli anni ’50 aderisce agli scioperi nazionali per il rinnovo del contratto di lavoro, conseguendo percentuali altissime di partecipazione (dall’80% al 95%). Il 23-23 ottobre 1955 la FABI organizza il 13° Consiglio Nazionale a Treviso. Il primo recapito risulta essere in città in Lungosile E.Mattei. Nel settembre 1957 si tiene a Vicenza un Convegno per attivisti, presente una delegazione di Treviso, per mettere a punto un piano organizzativo per i SAB.

La nascita e lo sviluppo del SAB
Aggregata al Sindacato provinciale di Venezia, l’inizio della costituzione in entità autonoma viene fatta risalire fra la fine del 1971 e la primavera del 1972, dopo una preparazione logistica svoltasi nei mesi precedenti. Il SAB raccoglie un centinaio di associati e la sede è posta a Treviso, in via S.Margherita, 35/A. Il 1° Congresso provinciale si celebra nell’ottobre del 1973. Il SAB (Sindacato Autonomo Bancari), pur povero di mezzi economici e di disponibilità umane, gradatamente estende la sua presenza nelle aziende di credito con la costituzione di diverse rappresentanze sindacali, in particolar modo nelle Banche popolari di Montebelluna e Castelfranco, nel Banco di Napoli, nella C.R.M.T. nel 1975/76, nella Banca Nazionale del Lavoro e nella Banca Cattolica del Veneto. Il buon grado di rappresentatività conseguito consente alla nostra Organizzazione di essere presente nel Comitato provinciale dell’I.N.A.M., in rappresentanza di tutto il settore con il signor Berra. Nel 1974 il SAB collabora con la Federazione Nazionale all’aggiornamento dell’Anagrafe iscritti.
Nel 1975 viene inaugurata a Treviso la nuova sede in via Bianchetti,1. Oltre ai problemi di natura organizzativa, l’impegno del neonato SAB s’indirizza principalmente ad introdurre l’applicazione del Contratto nazionale del credito nelle succitate banche popolari, allora prive. Inoltre, decisivo è il contributo della FABI nell’istituzione del Fondo Pensioni “Caccianiga” nella Cassa di Risparmio della Marca trivigiana, con la collaborazione di Francesco Cerruti, Segretario nazionale Coordinatore. Il Congresso dell’11 dicembre 1976 tenutosi a Montebelluna pone una particolare attenzione al nascente segmento della categoria e conferma un gruppo dirigente che ha segnato la nascita del SAB per tutto il decennio, in particolare i colleghi Renato Quadrio ed Ernesto Setti (BNL). Dal 1973 (primo caso in Italia) al 1980 la FABI trevigiana fa parte della F.L.B. locale (Federazione Lavoratori Bancari) con la Falcri e le OO.SS. confederali; esperienza solo in parte positiva perchè relegava il SAB in una posizione marginale e soccombente, a tal punto che ne esce praticamente espulso per i profondi dissensi sulla linea politica, per riprendere la propria libertà d’iniziativa sindacale. Il 1979 e il 3° Congresso provinciale del marzo 1980 segnano il decollo del SAB sia per il costante aumento degli iscritti sia per la profonda ristrutturazione organizzativa e gestionale. Segretario Coordinatore viene eletto Giovanni Battista Rossetti della Banca Cattolica del Veneto-Treviso. Nel 1981 incominciano le pubblicazioni (1°caso nella regione) del periodico “Notizie Fabi”, un’attività editoriale e d’informazione per gli associati e non, che si distingue per longevità nel panorama di analoghe iniziative nel resto d’Italia. Vengono inaugurate numerose rappresentanze sindacali aziendali, in particolar modo in Banca d’Italia e nelle Casse Rurali ed Artigiane. Nel corso del tempo, la FABI firma i Contratti integrativi delle banche locali, diversi accordi di settore e partecipa costantemente alla vita sindacale nazionale nei momenti istituzionali (Congressi, Consigli,), corsi di formazione, congressi delle grandi banche, ecc. Il Sindacato provinciale si fa promotore di significative iniziative quali un Seminario sui pensionati, sul personale femminile e un Convegno sulle Casse di Risparmio del Veneto (1984). Vengono effettuati nel decennio due Congressi provinciali rispettivamente nell’ottobre 1983 e nel 1987. Nel 1983 viene eletto Segretario Coordinatore, Tommaso Brindisi del Banco di Roma – Treviso. Una nuova sede ospita il SAB dall’agosto 1986, in via Castello d’Amore, 2 a Treviso. La crescita del quadro sindacale consente alla FABI della Marca di esprimere dirigenti centrali degli Organi di Coordinamento aziendali, di strutture nazionali della Federazione e di occupare un seggio in Segreteria regionale, nonché in organismi interni alle banche (ad es. Fondi Pensione). Viene implementata una serie di servizi e consulenze, anche in collaborazione con soggetti terzi, alfine di venire incontro alle esigenze e ai problemi degli iscritti in campo fiscale, previdenziale, legale, ecc. Si rinnovano su altre basi i rapporti con le oo.ss. più rappresentative del settore e si sviluppa un “iter” federativo con la F.N.A.(Federazione Nazionale Assicuratori). Il 28-29 giugno 1989 si tiene a Treviso l’84° Consiglio Nazionale.

La crisi del sistema creditizio
I primi anni ’90 e i Congressi provinciali dell’ottobre 1991 e del 1995 testimoniano il periodo delle radicali e tumultuose trasformazioni del sistema creditizio e finanziario in provincia, con tutti i rivolgimenti connessi alla condizione di lavoro del bancario. Il SAB adegua la macchina organizzativa informatizzandosi (nel 1992 viene istituito il Caf) e inizia ad allargare il raggio d’azione ai promotori finanziari. S’imprime una maggiore apertura ai grandi temi sociali del Paese, quali la previdenza, il fisco, ecc. unita ad una sensibilità a diversi fenomeni che investono il mondo del lavoro creditizio (ad es. l’usura, l’antiriciclaggio,i depositi “sporchi”, ecc.). Negli stessi anni, la nostra Organizzazione partecipa attivamente al processo di concentrazione fra due BCC di Istrana. A metà decennio il SAB è oggetto di attacchi alla sua integrità a seguito di “operazioni” politico-confederali in Banca d’Italia e nella Banca Popolare di Asolo e Montebelluna. Nel giugno del 1998, l’adesione dell’ASAD Cassamarca rappresenta per la FABI locale un risultato d’indubbio prestigio. L’ingresso di circa 500 iscritti fra i lavoratori della CRMT ed Esamarca consente alla struttura trevigiana di posizionarsi quale 1a sigla sindacale nel panorama provinciale. Dall’ 8° Congresso provinciale (ottobre 1999) la FABI esce con un marcato rinnovamento del quadro dirigente, una maggiore visibilità sui “media” e con una linea politica tesa alla gestione dei processi di concentrazione in atto nel sistema. E’ dello stesso periodo la firma di un primo accordo di fusione fra due banche popolari. Viene reso più efficiente il servizio di assistenza e consulenza reso agli associati, mentre emergono nuovi soggetti quali i promotori finanziari, i quadri direttivi e un’accentuata esigenza di sinergie con il mondo delle assicurazioni (F.N.A.). Al Congresso nazionale di Merano (dicembre 1999) la FABI trevigiana si vede riconosciuto, per la prima volta, un seggio nel Comitato Direttivo Centrale nella persona di Roberto Robazza (C.R.M.T.). L’evoluzione del processo d’integrazione con l’ASAD-Cassamarca sfocia nella decisione di indire il 9° Congresso provinciale straordinario (ottobre 2000) per procedere all’elezione di organismi direttivi unitari e dare un nuovo impulso all’organizzazione locale. Gli anni successivi vedono la FABI quale principale protagonista nel processo d’integrazione di quattro Banche di Credito Cooperativo. Prosegue l’impegno dell’Organizzazione nel gestire complessi cambiamenti del sistema creditizio trevigiano, con particolare riferimento alla Cassamarca e nel dare il via al F.A.S.S.T (Federazione Autonoma dei Sindacati dei Servizi, del Terziario, delle alte professionalità e della funzione pubblica). Nel marzo del 2002 il SAB trasferisce la propria sede nel centro di Treviso, in via S.Vito, 13. Si registra, inoltre, l’adesione di un buon numero di colleghi del F.A.S.I.B. (Federazione Autonoma Sindacati Italiani Bancari), a seguito dell’incorporazione in FABI della struttura nazionale. Nella primavera del 2003 un insanabile dissenso di natura politica (nascita di Unicredit) e problemi di carattere disciplinare nella vita associativa portano il SAB a separarsi dall’ASAD, per riprendere la propria libertà d’azione. Seguono la ricostituzione degli organismi direttivi e il trasferimento della sede in via Marchesan, 4/F. Il 13.8.2003 un grave lutto colpisce la nostra comunità per la tragica morte in un incidente stradale della dipendente, la sig.ra Silvana Fedel. Nell’ ottobre dello stesso anno si svolge il 10° Congresso provinciale che pone l’accento sulle ricadute della scomparsa della Cassamarca, sulle difficili condizioni lavorative dei bancari e sui servizi di tutela per gli iscritti. La FABI si riconferma fra le sigle sindacali più rappresentative del comparto creditizio della Marca. Nel 2004 il Segretario Coordinatore Tommaso Brindisi viene eletto nel Comitato Direttivo Centrale. Negli anni a seguire si accentua l’attenzione verso i risparmiatori per la crisi della domanda, la sicurezza degli impianti e gli effetti della riforma delle pensioni. Si ripercuote anche nella Marca la grave rottura dei rapporti intersindacali che – dopo la firma del CCNL del 2005 – si ricompongono solo nell’estate del 2006. Viene dato impulso alla qualità dei servizi agli iscritti e nel marzo del 2006 si celebra l’11° Congresso provinciale: budgets, precarizzazione, gestione degli orari di sportello, occupazione, formazione del quadro sindacale e ricambio generazionale sono i temi di analisi e prospettiva. Nel corso degli anni si registra un consistente incremento degli associati e non pochi rivolgimenti degli assetti e dei programmi aziendali sul territorio. La crisi finanziaria del 2009 ha un impatto anche sulle condizioni lavorative ed economiche dei bancari. L’11 dicembre 2009 si tiene il 12° Congresso provinciale da cui scaturisce una forte determinazione nella formazione della dirigenza e una maggiore attenzione alle nuove realtà del credito. Il Consiglio Direttivo eletto risulta notevolmente incrementato e rinnovato. Tommaso Brindisi è confermato Coordinatore. Il 21.3.2011 nuovo Coordinatore è Massimo Gavagnin (Cassa di Risparmio del Veneto–Conegliano) che succede al succitato, andato in pensione. Si raggiunge il picco di 1.400 iscritti, pur in presenza di un calo degli organici che si attestano intorno a 5.400 unità, calo che continua costante. Viene dato il via ad un diverso modello gestionale della struttura. Nel settembre 2011 viene celebrato il 40° anniversario della costituzione del SAB, alla presenza del Segretario Generale, Lando M. Sileoni e dei Sindacati del Veneto e Friuli V.G. Nel corso del 2013 s’intensificano le difficoltà delle banche a seguito della crisi del 2007. Anche nelle BCC si ricorre ad accordi “straordinari per gestire gli esuberi e scongiurare possibili licenziamenti. Due applicazioni della “223” in Kartner Sparkasse e in Hypo Bank colpiscono gli addetti; fattivo l’intervento della FABI a salvaguardia dell’occupazione, pur in un mutato quadro economico-sociale Viene interrotta la pubblicazione del periodico “Fabi Notizie”. Il 25.10.2013 viene indetto il 13° Congresso provinciale dove si dibatte sulle nuove idee per la banca di domani, alla presenza del Segretario Generale Lando M. Sileoni. M. Gavagnin viene confermato Coordinatore. Modificato il modello gestionale del SAB, nel 2014 si provvede al miglioramento della sede, aggiornando le dotazioni informatiche, video e connessioni, con una nuova sala polifunzionale-modulare. Il 20° Congresso Nazionale ha visto il SAB attivo con contributi creativi, spesso discussi. In quella occasione diversi dirigenti trevigiani entrano a far parte dei Coordinamenti di settore e dei Dipartimenti nazionali. Nel dicembre dello stesso anno Tommaso Brindisi viene eletto Coordinatore nazionale dei Pensionati & Esodati ed entra nel Comitato Direttivo Centrale. Il sistema bancario trevigiano è sempre più in fibrillazione con il passaggio alla Pubblica Amministrazione di Equitalia, le difficoltà del MPS (ex AntonVeneta), fusioni e il fallimento di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, incorporate in Intesa SanPaolo. Tutto ciò provoca un mutamento di scenario e un sempre crescente numero di esodati con conseguente ridimensionamento della popolazione bancaria e la scomparsa delle banche locali. La FABI, pur nelle difficoltà di reperire nuove disponibilità, continua ad operare per migliorare la comunicazione, i servizi convenzionati e la formazione. Il 20.10.2017 viene convocato il 14° Congresso provinciale che vede la riconferma di Massimo Gavagnin come Coordinatore. Nel novembre 2018 la sede si trasferisce a Silea, in via Treviso, 61/2. Continua a diminuire la popolazione bancaria (4200) e il numero degli sportelli (438), mente la componente femminile degli associati sfiora il 50%. Dal 1.1.2019 le BCC della Marca entrano a far parte delle costituite holding di settore. Nel corso del tempo, nel SAB emerge gradualmente la figura di un vice coordinatore di fatto, che nel giugno 2019 subentra al summenzionato collega, esodato. A febbraio del 2020 la terribile epidemia “Covid 19” investe la Marca e incide fortemente sull’operatività del sistema banche e sul SAB, a causa dei provvedimenti governativi e conseguenti accordi con le Aziende, adottati per contrastare la mortale infezione. Operativamente si assiste ad un massiccio ricorso allo smart-working, ad una diversa gestione degli orari di lavoro e le limitazioni all’attività sindacale e al proselitismo risultano pesanti. Tale difficile situazione si protrae per quasi tutto l’anno successivo con un graduale e lento ritorno alla normalità. Si evidenzia che per la prima volta la FABI raccoglie iscritti nella FININT-Conegliano, realtà bancaria ma di derivazione industriale. In sordina, si ricorda il 50° anniversario della costituzione del Sindacato provinciale. In analogia con la struttura nazionale, il mandato della dirigenza locale viene prorogato di ben 16 mesi.

Il presente
Il 10 febbraio 2023 viene celebrato il 15° Congresso provinciale; novità senza precedenti è l’elezione di una donna a Coordinatrice del SAB: la collega Cinzia Fava (Banco Desio). Pur in un contesto socio-politico esterno complicato e con una pesante eredità, la nuova dirigenza dà il via ad un profondo cambiamento per il rilancio dell’attività sindacale, puntando ad un forte ricambio generazionale per rivitalizzare l’immagine della FABI, ad una rinnovata efficienza organizzativa, all’estensione della formazione per il quadro dirigente e a nuove relazioni.